La fine del lavoro?
Viviamo con il cambiamento alle calcagna. Cambiano le relazioni tra le parole e i concetti con cui siamo soliti definire le stanze delle nostre vite quotidiane e il futuro che fino a ieri era soltanto un tempo è diventato anche un luogo. Cambia la partizione tra ciò che è certo e ciò che invece non lo è, cambiano le risposte alle domande su “ciò che vi è”, su “ciò che vale”, su “chi noi siamo”, cambia l’evidenza con cui il cambiamento accade.