Giovani, sviluppo economico e Mediterraneo: il CED alla prima edizione di “Made in Terra”

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Made in Terra

«Il 17 maggio del 1959 C. P. Snow tenne una lectio magistralis alla Senate House dell’Università di Cambridge, in seguito pubblicata in un saggio intitolato “Le due culture e la Rivoluzione Scientifica”. Nel testo, il famoso scienziato e romanziere sosteneva che nel Novecento si era prodotta una frattura troppo netta tra sapere scientifico e umanistico, e che solo riprendendo il dialogo tra “le due culture” l’umanità sarebbe potuta essere all’altezza delle sfide intellettuali che le avrebbe presentato il futuro. Cinquantasei anni dopo, mentre il dibattito su questo tema prosegue, alcune grandi istituzioni scientifiche hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Una tre le più prestigiose è il CERN di Ginevra che, su impulso del suo direttore generale, ha lanciato l’iniziativa Arts@CERN, un’ iniziativa nata con lo scopo di connettere i più importanti scienziati del modo e artisti di fama internazionale attraverso “collisioni creative”» (Vogue.it). Contaminazioni creative possono definirsi anche le iniziative organizzate la settimana scorsa per il progetto “Made in Terra” promosso dal “Consorzio Antico Borgo Orefici”, da “Briganti Collezioni” e dall’associazione ex Garibaldini.

Gianluigi Elia, Cosimo Abbate, Andrea Gatto

Gianluigi Elia, Cosimo Abbate, Andrea Gatto

 A tal proposito, associare Briganti e Garibaldini potrebbe sembrare provocatorio; secondo me, provocatorio è anche avere trent’anni e restare nella propria città provando a fare impresa, quando la metà dei tuoi amici si lamenta perché non c’è lavoro o è andato a cercarlo a chilometri da casa. Provocazione, anzi sfida, è scommettere sui giovani come te e più giovani di te, dando loro qualche consiglio per emergere, cercando di comportarti come un fratello maggiore, ruolo sicuramente più abituale per quanto mi riguarda rispetto a quello di art director del progetto Made in Terra. Provocazione, sfida, sogno e ambizione. Su queste basi si fonda il progetto “Made in Terra. Il nostro sogno? Valorizzare l’artigianato Made in Italy e il Mediterraneo, scommettere sui giovani e su quanto di più bello la natura possa offrire. Questa è anche la mission di Briganti Collezioni: creare un prodotto d’eccellenza, selezionare le migliori materie prime e affidarsi alla maestria di sarte esperte, tutto per creare un papillon completamente Made in Naples.

 

Provocazione, sfida, sogno e ambizione. Su queste basi si fonda il progetto “Made in Terra”. Il nostro sogno? Valorizzare l’artigianato Made in Italy e il Mediterraneo, scommettere sui giovani e su quanto di più bello la natura possa offrire.

 

Una sfilata, una mostra e un congresso, al quale sono intervenuti tra gli altri Raffaele Balsamo, commissario della Fondazione Mondragone, padrone di casa molto ospitale che ha posto l’accento con enfasi sulla rilevanza di tali attività culturali; Claudio Pellone, Presidente del Consorzio Antiche Botteghe Tessili; la professoressa Marina Lebro, docente presso l’Accademia della Moda e delle Belle Arti e Presidente dell’Associazione Med & Culture, da sempre sensibile alla valorizzazione della moda e del Mediterraneo; infine Fabrizio Monticelli, Coordinatore del Consorzio Antico Borgo Orefici, il quale insieme a Roberto De Laurentiis, Presidente del consorzio, ha messo tanto a disposizione per la buona riuscita dell’evento, credendo fin dall’inizio in questo ambizioso progetto. Erano presenti, inoltre, il Dottor Cosimo Abbate di Briganti Collezioni e una rappresentanza degli ex alunni del liceo Garibaldi. A moderare l’evento Halinka di Lorenzo, già allieva del liceo classico Giuseppe Garibaldi, come il sottoscritto, intervenuto a nome di Briganti Collezioni. Erano inoltre presenti decine di ragazzi che hanno lavorato in team affiatati per la realizzazione di tutti gli outfit. L’evento, volto a valorizzare la cultura classica e l’arte, è stato dedicato all’artigianalità Made in Italy e al Mediterraneo, lanciando l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento artistico e culturale per i giovani talenti della nostra terra. I veri protagonisti: abiti, gioielli e papillon artigianali dipinti a mano; il tema proposto per l’evento fornisce lo spunto per la realizzazione di una collezione unitaria che trae ispirazione dalla moda, dai colori e dalla natura del Mediterraneo, e soprattutto mira alla riabilitazione della moda sartoriale, dell’artigianato orafo e del Made in Naples.

Parure “Semen vitae": papillon, anello e collana, uno degli elementi della linea “Triade Mediterranea”.

Parure “Semen vitae”: papillon, anello e collana, uno degli elementi della linea “Triade Mediterranea”.

In foto, la parure “Semen vitae”: un vero gioiello, unico e inconfondibile, costituito da papillon, anello e collana, uno degli elementi della linea “Triade Mediterranea”. Un dettaglio da non sottovalutare: il papillon non è realizzato in stoffa comune, ma creato grazie a un tessuto costituito esclusivamente da elementi naturali. Infatti, l’opera prende forma in una trama di canapa grezza a maglie larghe intrecciate tra loro con filamenti di metalli preziosi; il design e la struttura rimandano alle radici e alla natura, che trasmettono al meglio il concetto di semplicità conciliato con eleganza e finezza. L’opera è realizzata da Barbara Bof.

Il design esterno della collana riproduce il movimento irregolare dell’intrecciarsi dei rami fino a formare al centro un calice di vino − l’uva, infatti, rappresenta uno dei tre elementi della triade mediterranea − mentre la disposizione dei “rami” interni riprende i disegni che si formano nei campi arati per la semina. Un pendente, che riproduce una foglia d’uva, cade sulla schiena. L’anello è un intreccio di foglie mosse dal vento. L’applicazione, che rievoca la sinuosità di una vite rampicante, offre la possibilità a chi la indossa di spostare il cravattino da un lato all’altro della collana, metafora degli scambi culturali e mercantili generati dal mediterraneo. Sia la collana sia l’anello possono essere realizzate anche in oro. I gioielli sono stati disegnati e realizzati da Antonio Mauro.

 

I veri protagonisti: abiti, gioielli e papillon artigianali dipinti a mano; il tema proposto per l’evento fornisce lo spunto per la realizzazione di una collezione unitaria che trae ispirazione dalla moda, dai colori e dalla natura del Mediterraneo, e soprattutto mira alla riabilitazione della moda sartoriale, dell’artigianato orafo e del Made in Naples.

 

Tre declinazioni di Made in terra: i quattro elementi, il giorno e la notte, e la triade mediterranea. Più di cento gli invitati alla sfilata, ripresa da due tv locali, Tg regionale e che ha ottenuto passaggi su stampa nazionale su giornali come il Roma, il Mattino e il Denaro. Tutto ciò non può che rappresentare un punto di partenza e uno stimolo che ci dà le energie e l’euforia per continuare a sognare, magari ricordando le parole di Fernand Paul Achille Braudel, uno dei massimi storici del XX secolo “il mediterraneo si presenta come un sistema in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale”.

 

Per approfondire

 

Photogallery dell’evento

About Cosimo Abbate

Consulente economico e finanziario, è Dottore di Ricerca in Scienze Economiche. Ha collaborato per la FAO, le Università “Parthenope” e “Federico II” di Napoli e l'Université de Lyon II, dove ha svolto il post-doc. I suoi temi di ricerca riguardano la Sostenibilità Economica e Agroalimentare, i Mercati Finanziari, la Finanza Comportamentale e le Asimmetrie Informative nel Mercato del Lavoro

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