Venerdì 27 novembre è avvenuto il lancio del CED, Center for Economic Development & Social Change, nell’ambito della due giorni dedicata al Congresso Nazionale di Futurologia 2015, organizzato dall’Italian Institute for the Future e ospitato dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Il dibattito – moderato dal direttore del Centro Andrea Gatto – ha visto la partecipazione di autorevoli figure del mondo imprenditoriale, delle istituzioni locali e sovranazionali, della ricerca, del settore bancario e professionale, dell’associazionismo e delle agenzie internazionali per lo sviluppo.
All’interno della splendida cornice della Biblioteca Pagliara, Andrea Gatto ha aperto i lavori introducendo il percorso che ha portato alla creazione del Centro di ricerca, rilevandone obiettivi principali e strategia di azione.
Alfonso Sperandeo – Assessorato al Lavoro, Sviluppo Economico e Attività produttive del Comune di Napoli – ha dato il via all’evento di presentazione del Centro; successivamente, si sono susseguiti numerosi interventi dal vivo e in differita che hanno introdotto i tre assi di ricerca e le attività del CED:
- Mercato del lavoro, Unione Europea e attività produttive.
- Microfinanza, impresa e innovazione sociale
- Sostenibilità e Nuove misure del benessere.
Durante il primo panel concernente l’asse di ricerca “Mercato del lavoro, Unione Europea e attività produttive” Gianluigi Elia, membro del CED, volontario del Comitato Microcredito al Rione Sanità e ricercatore del BIC – Business Innovation Center di Città della Scienza – ha dato il via alla discussione. Il primo gruppo di contributi ha potuto fregiarsi di un intervento video realizzato da Antonio Cammarota, amministratore principale dell’Unità Salute e Sicurezza sul Lavoro della DG “Occupazione, Affari sociali ed Inclusione” della Commissione Europea, che ha testimoniato il ruolo delle politiche sociali comunitarie per l’occupazione giovanile, la qualità del lavoro e in generale per lo sviluppo economico.
Ha fatto seguito la lezione magistrale del professore di Storia Economica Francesco Balletta dell’Università Federico II di Napoli, che ha ripercorso in un interessante excursus storico i momenti di crescita della città di Napoli e dell’Europa sui temi dell’economia locale, dell’accesso al credito, del ruolo delle istituzioni nel mercato del lavoro e delle attività produttive, per finire con accenni a un microcredito ante-litteram già presente nella Napoli Capitale pre-unitaria del Mediterraneo e dell’Europa.
In seguito ha preso la parola il presidente della “Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli” (ODCEC) Salvatore Tramontano, che ha portato la testimonianza della futura evoluzione della figura professionale e del ruolo del consulente economico, nonché dell’ordine circa i temi toccati dal panel.
La prima parte si è conclusa con l’intervento di Luca Simeone, Project Manager del BIC – Business Innovation Center di Città della Scienza – che ha esposto l’azione dell’incubatore e l’importanza per la creazione di una rete d’impresa in un contesto come quello del Mezzogiorno.
L’asse di ricerca “Microfinanza, impresa e innovazione sociale” è stato introdotto da Rosa Mosca – consigliere e responsabile delle relazioni esterne per Manitese Campania, nonché membro del CED e del progetto Microcredito al Rione Sanità – e da un contributo video su “Uguaglianza di genere e Sviluppo Sostenibile” da parte della professoressa Gretchen Bloom – già consulente per agenzie quali USAID, World Bank e World Food Programme delle Nazioni Unite.
Menzione particolare merita l’intervento di Antonio Montieri, che ha portato un’importante testimonianza dell’attività del Comitato Microcredito al Rione Sanità (coordinato da Manitese Campania e finanziato da Banca Popolare Etica) nel tentativo di risollevare un quartiere della città multiproblematico, negli ultimi anni passato alla ribalta per le motivazioni sbagliate.
Perfetto connubio fra tradizione e innovazione, con sede in un’altra difficile realtà della città di Napoli come quella di Agnano, è rappresentato dalla veleria “Sailing Solution” presentata dall’imprenditore Dario Desiderio, che ha raccontato la genesi e lo sviluppo della sua idea.
A conclusione della seconda tematica si è inserito l’intervento del partner dell’evento “Cambiomerci”, impresa rappresentata dalla dottoressa Francesca Scarpetta, che ha presentato un nuovo modo per ovviare al problema della liquidità – il baratto 2.0 – progetto innovativo fondamentale per facilitare l’incontro fra domanda e offerta intra-aziendale.
Chiuso il secondo panel sulla finanza etica, si è aperto il discorso sul tema “Sostenibilità e nuove misure del benessere”, introdotto dalla collaboratrice del CED e ricercatrice presso l’Università Roma Tre e Budapest Centre Mariella Pagliuca, e proseguito con un importante contributo video di Sabrina Aguiari, consulente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e presidente dell’associazione Punti di Vista sul tema “il futuro dell’alimentazione”.
Al centro dell’ultimo panel si è discusso del superamento degli indici ritenuti in passato riassuntivi del benessere economico – su tutti il PIL – come sottolineato anche dall’intervento di Cosimo Abbate, membro del CED e ricercatore presso l’Université Lyon II, che ha parlato di un progetto di sviluppo della stessa FAO in Mozambico, facendo da ponte fra sostenibilità economica e d’impresa.
L’intervento è stato fondamentale per introdurre la tematica della responsabilità ambientale e sociale d’impresa (CSR), di cui ha discusso la dott.ssa Giada Evangelista per l’azienda di abbigliamento Derriére che ha presentato una scelta lungimirante per la produzione a tutela dell’ambiente e della salute dei propri lavoratori, segnalando una politica aziendale d’avanguardia in Italia ed Europa.
L’intervento conclusivo del terzo panel e dell’evento di lancio del CED è spettato al professor Renato Briganti, titolare della cattedra di Diritto Pubblico e Diritto dell’Ambiente presso l’Università Federico II di Napoli, membro del comitato direttivo di Manitese Nazionale e già presidente di Manitese Campania. Il brillante intervento ha rilevato l’importanza delle politiche di sostenibilità per raggiungere il connubio fra dimensione economica, sociale, ambientale e politica, enfatizzando il valore del ruolo e degli obiettivi prefissati dal Centro per un concreto sviluppo economico.
L’intera rassegna è stata chiusa da una sessione plenaria introdotta dal presidente dell’Italian Institute for the Future (IIF) Roberto Paura, con un’intervista di alto profilo condotta dal giornalista Donato Speroni all’ex ministro del lavoro e già presidente dell’ISTAT professor Enrico Giovannini, attualmente a capo della commissione ONU sulla Data Revolution. L’intervento del professore Giovannini si è basato sui grandi temi della sostenibilità in Italia e all’estero, tra cui il Benessere Equo e Sostenibile (BES) e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU. Le conclusioni di Giovannini hanno tracciato un bilancio delle sfide del futuro con orizzonte nell’anno 2030, alla luce del dibattito scaturito nel corso del Congresso.
“E’ necessario creare un dibattito per comprendere le sfide del domani alle quali dobbiamo prepararci oggi per pianificare il futuro di uno sviluppo dai connotati multidimensionali” sottolinea il direttore Andrea Gatto. “Temi che hanno bisogno di essere risolti con prontezza ma che allo stesso tempo richiedono partecipazione e scambio interdisciplinare fra le varie parti sociali, tutti elementi che rappresentano il motore principale del nostro Centro”.
E’ necessario creare un dibattito per comprendere le sfide del domani alle quali dobbiamo prepararci oggi per pianificare il futuro di uno sviluppo dai connotati multidimensionali. Temi che hanno bisogno di essere risolti con prontezza ma che allo stesso tempo richiedono partecipazione e scambio interdisciplinare fra le varie parti sociali, tutti elementi che rappresentano il motore principale del nostro Centro.