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Il primo studio che analizza con rigore scientifico il cheerleader effect è un lavoro di Drew Walker e Edward Vul pubblicato nel 2014. Secondo gli autori, gli individui facenti parte di un gruppo sembrano più attraenti rispetto a quando sono osservati da soli. Il concetto, ripreso di recente anche da Yvette van Osch in una pubblicazione del 2015, il quale lo definisce attractiveness effect, è in realtà apparso qualche anno prima in uno degli episodi di “How I Met Your Mother”; l’incallito dongiovanni Barney, uno dei protagonisti della famosa sit-com statunitense creata da Craig Thomas e Carter Bays, in una scena al bar accusa i suoi amici di essere vittime proprio dell’effetto cheerleader, perché distratti dall’apparente e ingannevole bellezza di un gruppo di ragazze poco distanti da loro.
Questo bias cognitivo, studiato prevalentemente in psicologia, è stato analizzato per la prima volta anche in finanza: gli investitori, anche se sono in possesso di tutte le informazioni rilevanti, possono essere vittime del cheerleader effect perché alcune aziende (gli individui) possono apparire più profittevoli − e quindi, più attraenti − solo perché appartenenti ad un determinato mercato (gruppo).
Fonte: lndhslf
Lo studio − che si concentra su aziende manifatturiere del Regno Unito quotate e non quotate, e analizza la relazione tra crescita e mercati finanziari − è stato presentato alla 56esima conferenza annuale della Società Italiana degli Economisti; la tre giorni, che ha avuto luogo all’Università di Napoli “Parthenope”, ha visto alternarsi economisti di caratura internazionale come il Premio Nobel Joseph Stiglitz e l’economista John van Reenen dalla London School of Economics. Numerosi sono stati i temi presentati, dall’economia locale alle energie rinnovabili, dalla valorizzazione del territorio alla relazione tra economisti e potere, ma anche Spatial Econometrics, Gender gap, Labour Market e crises, asimmetrie informative e profili di rischio degli investitori, sviluppo e crescita.
Porre l’accento su performance aziendali in particolare, e analizzare i differenti meccanismi di finanziamento e investimento in generale, rappresenta una strategia indispensabile per studiare e sollecitare il progresso economico e il benessere sociale. Se, in un primo momento, si pensava che le Start Up fossero le vere motrici della ripresa perché capaci di creare ricchezza e aumentare l’occupazione, adesso gran parte della comunità scientifica è concorde nel ritenere invece che le imprese con tassi di crescita persistenti giochino un ruolo chiave per lo sviluppo economico. Le High-growth Firms, cioè le aziende posizionate oltre il novantesimo percentile della distribuzione dei tassi di crescita, sono definite “gazzelle” proprio perché corrono di più. Queste aziende, che crescono maggiormente e creano maggiore occupazione, stanno attirando sempre di più l’attenzione della letteratura economica, e non solo.
Le gazzelle, così come tutte le altre realtà economiche operanti in presenza di scarsità di risorse, per sostenere e/o avviare la loro espansione hanno bisogno di una sempre maggiore offerta di credito, e come rilevato sul Giornale dell’OCSE nel 2012 da Gert Wehinger, a seguito del continuo restringimento del settore bancario altri attori, tra cui le istituzioni, e nuove forme di intermediazione anche non convenzionali, si devono far carico di questo gravoso compito. Questa situazione per molte aziende rappresenta un vero e proprio bivio: allargare la compagine azionaria a rischio di perdere il controllo societario oppure rinunciare a nuove opportunità di business; puntare sulla “alta finanza” troppo spesso, e a torto, tanto demonizzata, oppure scommettere sul “finanziamento dal basso”, che punta maggiormente su etica e sostenibilità. In ogni caso, le due strade non sempre sono alternative e mutualmente esclusive. In questa ottica, una possibile alternativa per far fronte ai propri fabbisogni di capitale è da sempre rappresentata dalla quotazione in borsa, e l’organizzazione di questi mercati sta registrando forti trasformazioni grazie soprattutto alla globalizzazione, alla dematerializzazione e all’innovazione finanziaria.
Tra le migliori novità per sostenere lo sviluppo, si segnala la nascita di mercati meno regolamentati e quindi maggiormente accessibili per la gran parte delle aziende. I mercati finanziari junior, infatti, sono istituzioni che richiedono minori adempimenti burocratici grazie alla presenza di sponsor professionali che vigilano sul corretto andamento delle contrattazioni. Queste realtà si stanno sviluppando sia in Francia sia nei paesi Scandinavi, in Giappone come in Inghilterra; in particolare, proprio nel Regno Unito, sede dell‘Alternative Investment Market, mercato junior del London Stock of Exchange, si registrano i migliori risultati per le gazzelle. Per quanto riguarda l’Italia, invece, già nel decennio passato era operativo il Mercato Alternativo del Capitale, ma purtroppo con scarsi risultati.
Maggiormente significativo ai fini dello sviluppo economico, invece, è la diffusone di piattaforme per il crowdfunding. Il crowdfunding è un processo collaborativo di un gruppo di persone che decide, insieme, di investire il proprio denaro comune per poter sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. E’ un tipo di microfinanziamento dal basso, in grado di mobilitare persone e risorse. Questa pratica è antichissima; testimonianze raccontano che già nel 1600, dopo due terremoti registratisi a distanza ravvicinata, la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano in Secondigliano − una delle più antiche di Napoli − venne ricostruita grazie ai contributi di fedeli, classe politica e ordini religiosi.
Il crowdfunding è un processo collaborativo di un gruppo di persone che decide, insieme, di investire il proprio denaro comune per poter sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. E’ un tipo di microfinanziamento dal basso, in grado di mobilitare persone e risorse.
Fonte: crowdfunding.com
Negli anni ’80, in un film di Castellano e Pipolo dal titolo “Innamorato pazzo”, è raccontato un altro curioso esempio ante litteram di crowdfunding nostrano. Nella pellicola Barnaba, interpretato da Celentano, è un autista di autobus che ha bisogno di una grande cifra di denaro per vincere le resistenze del padre di una avvenente principessa (Ornella Muti) di cui è perdutamente innamorato. Negli ultimi anni il fenomeno del finanziamento collettivo si è diffuso sempre di più, così come i professionisti e i consulenti che seguono in prima persona le campagne migliori, e sta diventando una realtà ben strutturata. Secondo i dati ufficiali, in Italia le piattaforme attive sono cresciute del 68% solo nell’ultimo anno. Contemporaneamente sono raddoppiati i progetti ricevuti e i fondi raccolti. Se aumentano però le campagne (+67%) diminuisce il tasso di successo delle stesse (sceso al 30%). Complessivamente, però, questo nuovo mercato che crea occupazione sia in maniera diretta sia in maniera indiretta, può rappresentare realmente un volano per il prossimo sviluppo economico. Le aspettative per il futuro sono tutte positive.
Per approfondire
Walker D. & Vul E., Hierarchical Encoding Makes Individuals in a Group Seem More Attractive, 2014.
Van Osch Y., A Group’s Physical Attractiveness Is Greater Than the Average Attractiveness of Its Members: The Group Attractiveness Effect, Personality and Social Psychology Bulletin, 2015.